Oggi mi sento Leopardi…

Dopo colazione mi accingo alla mia quercia.

Vigneti d’autunno

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.

Tanto posso esser tutti e nessuno allo stesso momento. Io scelgo nessuno ,l’importante è ciò che penso di me ,non gli altri. Gli altri chi? Visto che anche il blog è un bel monologo! Gli altri se hanno da dialogare mi metto in ascolto attivo così da aver uno specchio nel quale specchiarmi. Per il momento son me 😊.

Forde sei tu o Veronica
Forse sei tu o Pimpinelle

L’autunno,campagna silente, rara è la vita se non qualche abbaglio. Un venticello freddo e deboli raggi a scaldare il viso. Tu quercia sotto al quale sto inizi a denudarti dalle tue gialle foglie.

Ciclamino selvatico

E per finire la giornata !

Così spengo i pensieri.

Meno 5 🤪

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