
Se indico con l’indice ho 3 dita rivolte verso di me,se eticchetto e accompagno il prodotto con hccp verso la destinazione reparto,scafale esso puó anche scadere!!
I giovani spesso sono aditatti e etichettati perchè si dice che non hanno SCOPO. Personalmente lo scopo l’hanno divertirsi prima di entrare nel mondo del lavoro.
Cosa osservano nella società adulta e del mondo del lavoro?
Certo NANCY la pensa facile e Matta quindi non sa ciò che dice! Tanto ho già la mia eticchetta da schizofrenica quindi mi posso permettere di scrivere idiozie ma forse almeno uno riflette! In italiano significa soffermarsi su un pensiero e perchè no,se interessante rifletterlo come una lampadina con la sua luce !
Premesso che la società è così,il nichilismo esiste,l’inquinamento esiste etc etc etc tutto esiste già.Allora?
FACCIO CON CIO’CHE HO IL MEGLIO CHE POSSO.
nancy
E se poi arriva dell’altro eh eh…o si benedice o si cercano altre soluzioni. E l’unico modo per essere pro~attivi e uscire dalla lamentela.
E non chi sono io? Non valgo? Non sono creativo? E tutta colpa di una altro?Non…Non…Non… questo uccide i neuroni:”la prima di ascolta,la seconda si ragiona e la terza si sensibilizza…”
Se le difficoltà esistono,osserviamole sensibilizziamoci,facciamole presenti comunicando one to one vincente. Non anestetizziamoci cavoli!
E ognuno ha una abilità nelle risposte. Lo hanno tutti! “Pò finza sa rocca”…traduzione persino la dura roccia.
Ribadisco il concetto di conoscere per informare perchè questo è il motore che può indurre un cambiamento o per lo meno permette la LIBERTA’ di poter scegliere!
I giovani più che assenza di scopo hanno carenza d’esempi!
Agiscono per sentito dire e non sono accompagnati nelle loro esperienze da leader. Ma per esser leader non devo vestirmi di bianco,non devo indossare giacca e cravatta,devo essere pro~attivo in ció in qui credo è comunicareeeeeeee!
L’esperienza del singolo può aiutare a sensibilizzare!Basta sperimentarlo… E Sempre meglio di eticchette con prodotti destinati alla scadenza!
Per esempio non vorrei mai che un bambino ipersensibile che si metta dei quesiti sull’esistenza a 360° finisse 1 anno in clinica e per mesi da neo mamma in clinica. Perchè l’unica cosa che mi contraddistingue è la conoscenza delle EMOZIONI.
Ho un intelligenza emotiva vista per molti come malata mentre per altri potrebbe esser un potenziale.
Ma se non posso per me lo faccio almeno per i piccoli affinché un MAESTRO tempestivamente riconosca un bimbo adittato diverso e che se una mamma comunica il disaggio del figlio non va sottovalutata.
Quel diverso potrebbe esser una ricchezza non da isolare ma da accogliere.
