
Da uno studio effettuato dall’esperto in profumi Fred Dale emerge che la memoria visual perde il 50% della sua intensità dopo 3 mesi mentre i ricordi elaborati dalla memoria olfattiva perdono solo il 20% della loro intensità anche dopo un anno. Ricordiamo emotivamente più coinvolti con il naso che non con gli altri sensi. Nasce quindi il marketing olfattivo che studia e utilizza il potenziale dei profumi come mezzo di comunicazione osservando soprattutto come un odore possa influenzare le emozioni e il comportamento delle persone. Nel caso del marketing invogliare all’acquisto.
Frasi come sento qualcosa nell’aria,a pelle non mi piace,ho l’acquolina in bocca sono modi di dire della quotidianità che evidenziano la relazione essenza-naso- amigdala.
In modo semplicistico quando uno stimolo esterno/interno al nostro corpo arriva al cervello l’amigdala lo interpreta come emozione o comportamento.
Lo stimolo ha un valore soggettivo non assoluto perché non tutti reagiamo allo stesso modo ad un eventuale profumo.
Quindi attenti all’olfatto!