Gocce essenziali.

L’Aromatologia indica l’insieme degli impieghi possibili degli olii essenziali in campo cosmetico,ambientale,sottile e terapeutico. Quest’ultimo ambito ci permette di parlare di Aromaterapia.

Una delle classificazioni degli olii essenziali, è in note:

1)Note di base o basse sono olii essenziali che si estraggono da legni, resine, tronco e radici quindi molto vicini al mondo della TERRA.

(colore viola/marrone)

2)Note di cuore o centro sono olii essenziali che si estraggono da fiori, erbe aromatiche e spezie molto vicini al mondo ANIMICO.

(colore verde)

3)Note di testa o alte sono olii essenziali che si estraggono dai frutti, dalle loro bucce e alcune erbe aromatiche molto vicini al mondo SPIRITUALE.

(colore giallo-rosso)

Poiché non è semplice descrivere l’esperienza sensoriale data dagli olii essenziali ci viene in aiuto il mondo dei profumi con la sua classificazione in famiglie olfattive:

Dal web Note di profumi

In questo modo come un sommelier descrive il vino appena assaggiato noi descriviamo gli olii essenziali:

Note di base poco volatili si usano aggettivi come speziati, rilassanti, calmanti, stabilizzanti , persistenti, penetranti, caldi, ricchi , gravi. Sono olii come benzoino, incenso, patchouli , sandalo, mirra, cannella, legno di rosa, vetiver, elicriso, timo , santoreggia.

Note di cuore unisce le due tipologie di note, gli aggettivi usati per descriverli sono dolce, floreale, delicato, sensuali. Sono gli olii essenziali Fioriti ricchi: gelsomino e ylang Y. E fioriti freschi Rosa e neroli ma anche lavanda, camomilla ,iris ,melissa, salvia, mirto, canfora ,vaniglia.

Note di testa altamente volatili, gli aggettivi più utilizzati sono veloci, leggere, dinamiche, attivanti, stimolanti, entusiasmanti, frizzanti, fresche esempi di oli. Sono gli Agrumati: limone arancio cedro, bergamotto, lemongrass, mandarino, pompelmo, le Aromatiche: rosmarino, basilico, verbena, menta.

Musica e Essenze

Note di base: nota musicale Do, può rappresentare il radicamento. Nota musicale Re, è la seconda nota che apre la strada alle altre. Sono vibrazioni decise e profonde.

Note di cuore: Nota musicale Mi, può rappresentare la creattività. Nota musicale Fa, può rappresentare la libertà di viaggiare e intraprendere nuove strade e nuovi orizzonti. Nota musicale Sol,può rappresentare un prossimo ritorno a casa o la sua imminente vicinanza. Sono vibrazioni rotonde,morbide e avvolgenti.

Note di testa: Nota musicale LA,può rappresentare la poesia. Nota musicale Si,può rappresentare la capacità del distacco. Sono vibrazioni acute.

Ringrazio il Maestro di musica Emanuele Sgarbi per il contributo alla mia pagina con le informazioni riguardanti la musica.

Il soffio dell’anima!

… I suoni rispondono ai colori,i colori ai profumi….

Tratto dalla poesia de “Le Corrispondenze” di Charles Pierre Baudelaire.

Il pensiero dell’interconnessione tra colori, suoni , olii essenziali e emozioni fa immaginare di un viaggio alla scoperta dell’anima.

Un campo in piena evoluzione ricco di curiosità che ha quel qualcosa di inafferrabile e vibrazionale che unisce Aromaterapia, Musicoterapia Cromoterapia e numerose altre discipline.

Ci possono essere degli olii essenziali, delle musiche e dei colori che stimolano o rievocano particolari emozioni e sentimenti in modo unico e soggettivo.

Le stesse emozioni attraverso lo stimolo dei sensi, vengono fatte riaffiorare in Spa ,ossia un centro benessere ove è presente “La Stanza dei Colori”.

Possiamo ricreare un’atmosfera analoga anche in casa con un diffusore ad ultrasuoni e della musica.

“Giallo,rosso,blu” Kandinskij pittore dell’Astrattismo.

” Se si vuole trovare i segreti dell’Universo, bisogna pensare in termini di energia, frequenza e vibrazioni.

Nikola Tesla

Tutto l’Universo vibra.

La teoria vibrazionale esprime la frequenza in hertz.

Un Hertz corrisponde a 1 impulso al secondo, i megahertz 1.000.000 di impulsi/sec.

 

Viaggio sensoriale.

Nel linguaggio comune siamo soliti usare modi di dire che rievocano l’olfatto. Fiutare gli affari,ri-fiutare una situazione,sento puzza di bruciato,riconoscere al fiuto ma descrivere a parole un evento odoroso non è semplice. Il “cassetto dei ricordi” che viene aperto è soggettivo.

L’olfatto è il senso dell’immaginazione.

Jean Jacques Rousseaul

Il naso riesce a percepire più di dieci mila sostanze odorose che hanno la capacità di stimolare i neuro-ormoni: encefaline,calmano il dolore,serotonina,tranquilizza e rilassa,endorfine,sedano il dolore psico-fisico e adrenalina,che stimola l’arousal (stato attentivo-cognitivo di vigilanza e pronta reazione).

Mi son chiesta vi è differenza tra una sostanza odorosa di sintesi e una sostanza odorosa naturale?

Ho sguinzagliato il mio fiuto da “segugio chimico” e ho raccolto queste informazioni da libri e web:” In primis una molecola odorosa per arrivare ai recettori olfattivi dev’essere volatile,parzialmente solubile in acqua,liposolubile e altamente concentrata. Quando giunge al recettore olfattivo vi è un interazione (chiave-serratura) recettore-molecola odorosa. Il numero di molecole dev’esser almeno di quattro e specifico per ogni recettore. J.AMOORE (1970) divulgava un interazione caratterizzata dalle proprietà chimica-fisiche della molecola con particolari cariche elettriche. LUCA TURIN (anni ’90) parla della teoria vibrazionale caratterizzata da una depolarizzazione della membrana della cellula olfattiva che innesca le reazioni a catena (potenziale d’azione). Le molecole odorose per avere aroma debbono avere caratteristiche peculiari di struttura,stereochimica,gruppi funzionali e proprietà elettroniche”

Dopo queste premesse in cui non è ancora ben chiaro l’interazione chiave-serratura posso concludere che per un chimico non vi è differenza tra una sostanza odorosa naturale e una “natural identical”. Visto che le prime sono estratte da materie prime naturali si differenziano dalle altre perchè sintetizzate in laboratorio. Questo diversifica anche il loro prezzo. Ricordo inoltre che uno dei miei professori universitari ipotizzò che il “natural identical” si legava al recettore per tempi lunghi rispetto alle sostanza naturali per questo si spiegava anche le reattività ad alcuni aromi.

L’ANNUSATORE (nasi) avrà sicuramente un punto di vista diverso!

Il mondo degli aromi è un viaggio sensoriale che porta direttamente all’anima.

Nancy Zedda

Il cassetto dei ricordi.

Basta sfiorare il filo di un profumo che i ricordi risuonano immediatamente.

Diane Ackerman

Ultimato il loro viaggio, le molecole odorose legandosi ai recettori olfattivi presenti nelle cavitá nasali,stimolano lo stato d’animo e psicologico degli esseri umani. Emozioni,sentimenti e odori attivano il sistema limbico.

L’odore ha quel potere di riportare il passato,perché,a differenza delle immagini visive é un esperienza incapsulata e largamente non interpretata ne sviluppata.

Yifu-tuan

Le memorie olfattive ci permettono di riconoscere le cose senza vederle ne toccarle e non svaniscono “mai”. La loro capacità di riemergere, dopo esser stati sfiorati da un profumo,dipende dell’importanza che ha avuto l’odore nel processo di apprendimento. Le emozioni sono uniche,diverse e molto personali.

L’essenza impalpabile non si lascia afferrare, al contrario è lei che afferra e àncora.

Nancy

Nella stanza dell’olfatto!

Nell’aria piccolissime molecole odorose vagano per essere catturate dai NASI.Annusando un fiore o una foglia, dopo averne strofinate le pareti con le dita,un messaggero profumato arriva alla mucosa olfattiva localizzata all’altezza degli occhi.

“Quei profumi che vorresti annusare all’infinito, per riuscire a portarteli dentro. E poterli far riaffiorare quando ne hai bisogno.”

Qui si trovano milioni di piccole antenne che aspettano le molecole odorose per trasformare le sue informazioni in impulso nervoso. Il messaggero viene poi confrontato con qualcosa che già conosciamo che stimola poi le emozioni,i ricordi e le reazioni fisiche.